Cassazione penale Sez. I sentenza n. 46804 del 4 dicembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:46804PEN

Massima

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La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso non comporta una presunzione assoluta di pericolosità sociale dell'indagato, tale da giustificare automaticamente l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere. Il giudice è tenuto a valutare concretamente, sulla base di tutti gli elementi di prova acquisiti, se sussistano effettive esigenze cautelari, senza poter presumere in modo assoluto la pericolosità sociale del soggetto. La valutazione della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari deve essere effettuata in modo autonomo e distinto, senza che la prima possa determinare automaticamente la seconda. Il giudice deve, pertanto, motivare adeguatamente in ordine alla sussistenza di concreti e specifici elementi che giustifichino l'applicazione della misura cautelare più grave, tenendo conto di tutte le circostanze del caso, anche di quelle eventualmente favorevoli all'indagato. L'inosservanza di tali principi comporta la violazione dell'articolo 275, comma 3, del codice di procedura penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 2609/2011 TRIB. LIBERTA' di TORINO, del 20/03/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE LOCATELLI;

sentite le conclusioni del PG Dott. Stabile Carmine che ha chiesto di dichiarare inammissibile il ricorso;

Udito il difensore avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

C…

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