Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14475 del 27 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:14475PEN

Massima

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La violazione delle prescrizioni inerenti la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno, attraverso l'allontanamento dal comune di residenza, integra il reato di cui all'art. 9, comma 2, della Legge n. 1423 del 1956, anche qualora il soggetto sottoposto alla misura risieda in un comune caratterizzato da una particolare conformazione territoriale che richieda il transito in zone interdette per raggiungere altre parti del medesimo comune. In tali casi, il soggetto è tenuto a chiedere preventivamente la modifica del provvedimento restrittivo o la possibilità di derogare alle prescrizioni, non potendo invocare l'ignoranza della violazione commessa, in assenza di elementi che comprovino tale condizione. La mancata richiesta di modifica o deroga, unitamente alla consapevole condotta di allontanamento dal comune di residenza e alla repentina manovra del conducente per sottrarsi al controllo, sono indici sufficienti a dimostrare la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato, senza che sia necessaria un'espressa ammissione da parte dell'imputato. Inoltre, la nullità derivante dalla mancata emissione dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari, previsto dall'art. 415-bis c.p.p., è una nullità di ordine generale a regime intermedio, che deve essere eccepita dalla parte interessata entro la conclusione del giudizio di primo grado, in assenza della quale il vizio è sanato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CAPRIOGLIO Piera Maria S - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 503/2010 CORTE APPELLO di MESSINA, del 25/01/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/03/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONI MONICA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IACOVIELLO Francesco Mauro, che ha concluso l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte d'Appello di Messina con sentenza emessa il …

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