Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3404 del 26 gennaio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:3404PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il diritto di critica giornalistica, pur ampio, trova un limite nel rispetto della reputazione altrui, sicché l'esercizio di tale diritto non è legittimo quando l'articolo, pur contenendo valutazioni e giudizi su fatti di interesse pubblico, sia redatto in modo tale da indurre nel lettore un convincimento distorto o fuorviante, attraverso l'omissione di elementi rilevanti, l'accostamento di vicende non omogenee, l'utilizzo di espressioni suggestive e colorite prive di adeguato riscontro fattuale. Tuttavia, qualora l'articolo si limiti a contestare in modo critico, ma non diffamatorio, l'applicazione di una normativa ritenuta discutibile e l'esito di un procedimento giurisdizionale, senza attribuire al soggetto offeso fatti o qualità lesivi della sua reputazione, non può ritenersi integrato il reato di diffamazione, in quanto l'esercizio del diritto di critica, ancorché aspra, non è di per sé sufficiente a configurare tale fattispecie delittuosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto il 5.2.2009 da:

avv. Nardo Vinicio, difensore e procuratore speciale della parte civile Ar. Ma. ;

nel procedimento penale a carico di:

ST. Gi. An. , nato ad (OMESSO), e di MI. Pa. , nato a (OMESSO).

Letto il ricorso e l'ordinanza impugnata.

Sentita la relazione del Consigliere dr. Paolo Antonio BRUNO.

Udite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Sostituto Dr. Oscar Cedrangolo, che ha chiesto …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.