Cassazione penale Sez. III sentenza n. 14436 del 27 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:14436PEN

Massima

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La detenzione di materiale pedopornografico sussiste anche nel caso di cancellazione dei file dal sistema operativo del computer, in quanto gli stessi restano comunque disponibili mediante la semplice riattivazione dell'accesso, salvo che non siano stati definitivamente cancellati anche dal cestino. Pertanto, la valutazione in ordine alla fruibilità dei file nel caso concreto compete al giudice di merito, il quale deve esaminare tutti gli elementi in suo possesso, a cominciare dalla strumentazione hardware e software dell'imputato e tenere conto delle sue conoscenze e capacità informatiche. La natura pedopornografica del materiale e il numero delle immagini detenute, pur rilevanti, non sono elementi essenziali ai fini della configurabilità del reato, essendo sufficiente la mera detenzione, anche se in forma ridotta o occasionale, di tale tipologia di contenuti. L'elemento soggettivo del reato può essere desunto dal complesso degli elementi di fatto, senza che sia necessaria la prova di un accesso sistematico o di una particolare competenza informatica dell'imputato, essendo sufficiente la dimostrazione della disponibilità del materiale, anche se formalmente cancellato ma comunque facilmente riattivabile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRILLO Renato - Presidente

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Milano del 25 ottobre 2012;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Alessandro M. Andronio;

udito il Pubblico Ministero, in persona del sostituto procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore, avv. (OMISSIS), anche in sostituzione dell'avv. (OMISSIS).

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