Il contratto di appalto concluso per scrittura privata non autenticata né registrata non può essere provato ai fini del riconoscimento del credito in sede di verifica dello stato passivo fallimentare sulla sola base della data di emissione o registrazione della fattura, né attraverso prova testimoniale, essendo necessario fornire elementi idonei a conferire data certa al contratto anteriormente alla dichiarazione di fallimento, ai sensi dell'art. 2704 c.c. Il giudice di merito ha il potere di valutare in concreto l'idoneità delle risultanze probatorie offerte a costituire prova della certezza della data del documento, e tale valutazione è censurabile in sede di legittimità solo per vizi di motivazione che integrino una violazione di legge costituzionalmente rilevante, quali la totale pretermissione di uno specifico fatto storico, la motivazione apparente, il contrasto irriducibile tra affermazioni inconciliabili o la motivazione perplessa ed obiettivamente incomprensibile.