Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2427 del 2022

ECLI:IT:TARMI:2022:2427SENT

Massima

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Il proprietario di un immobile che abbia realizzato opere edilizie in assenza di permesso di costruire o in difformità dal titolo originario è tenuto all'integrale demolizione o alla rimessa in pristino di tali opere, in ossequio al principio di legalità che impone il rispetto della normativa urbanistica ed edilizia. L'ordine di demolizione o di rimessa in pristino, adottato dall'autorità comunale competente, costituisce un provvedimento vincolato e doveroso, finalizzato a ripristinare la legittimità violata e a tutelare l'interesse pubblico alla corretta gestione del territorio. Tale obbligo non può essere eluso attraverso la mera regolarizzazione fiscale degli abusi, in quanto la sanzione demolitoria mira a rimuovere le opere abusive e a ristabilire la conformità urbanistica dell'immobile, a prescindere dalla posizione contributiva del proprietario. Il proprietario non può pertanto sottrarsi all'ordine di demolizione o di rimessa in pristino, neppure invocando il principio di proporzionalità, in quanto tale principio non può giustificare il mantenimento di opere edilizie realizzate in violazione di legge. L'unica possibilità di evitare la demolizione è l'ottenimento di un titolo edilizio in sanatoria, previo accertamento della compatibilità urbanistica delle opere abusive, secondo le procedure e i requisiti stabiliti dalla normativa vigente. In assenza di tale sanatoria, l'ordine di demolizione o di rimessa in pristino deve essere eseguito integralmente, senza possibilità di alternative o di parziale tolleranza degli abusi.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/11/2022

N. 02427/2022 REG.PROV.COLL.

N. 01622/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1622 del 2018, proposto da
- Bruno Vicini e Maria Antonietta Frigerio, rappresentati e difesi dall’Avv. Bruno Bianchi ed elettivamente domiciliati presso lo studio dello stesso in Milano, Via San Giovanni sul Muro n. 18;

contro

- il Comune di Aprica, in persona del Sindaco pro-tempore, non costituito in giudizio;

per l’annullamento

- dell’ordinanza n. 7 del 20 aprile 2018, notificata il giorno 27 aprile 2018, con la quale il Responsabile del Servizio Edilizia Privata del Comune di Aprica ha ordinato ai sigg.ri Vicini Bruno e Frigerio Maria Antonietta, in qualità di proprietari dell’unit…

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