Cassazione penale Sez. III sentenza n. 27760 del 24 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:27760PEN

Massima

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Il possesso consapevole e volontario di oggetti pericolosi, quali razzi, bengala, fuochi artificiali, petardi, strumenti per l'emissione di fumo o di gas visibile, ovvero bastoni, mazze, materiale imbrattante o inquinante, oggetti contundenti o comunque atti ad offendere, nei luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive, nelle immediate adiacenze di essi o in quelli interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle manifestazioni medesime, integra il reato di cui all'art. 6-ter della L. n. 401 del 1989, a prescindere dalla concreta verificazione di un evento dannoso, trattandosi di una fattispecie di pericolo astratto in cui il pericolo è implicito e presunto nella condotta stessa, in quanto potenzialmente lesiva del bene giuridico tutelato, ossia l'ordine e la sicurezza pubblica nei luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive. La norma non richiede un quid pluris rispetto alla mera disponibilità dell'oggetto pericoloso, intesa come anche sola possibilità di sua apprensione e conseguente utilizzo, essendo sufficiente il possesso consapevole e volontario degli oggetti menzionati, per comune esperienza pericolosi, purché vi sia un rapporto di causalità con lo svolgimento della manifestazione sportiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. SOCCI Angelo Matteo - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - rel. Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni Filippo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/11/2018 della Corte di appello di Salerno;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa DI STASI Antonella;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CANEVELLI Paolo, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 15/11/2018, la Corte di app…

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