Il dissenso di un'amministrazione preposta alla tutela di interessi pubblici, come l'Autorità di Bacino, deve essere manifestato in modo formale e tempestivo nell'ambito della conferenza di servizi convocata per l'approvazione di un progetto, in ossequio al principio di acquisizione del dissenso in conferenza, sancito dall'art. 14-quater, comma 1, della legge n. 241/1990. Tale disposizione mira a garantire la contestuale valutazione di tutti gli interessi pubblici coinvolti e il confronto reciproco tra le diverse posizioni e discrezionalità amministrative, attraverso la necessaria partecipazione fisica di tutti i rappresentanti delle amministrazioni convocate. Pertanto, il dissenso espresso al di fuori della conferenza di servizi, come nel caso di un parere trasmesso via fax, deve essere ritenuto inammissibile dall'amministrazione procedente. Ciò comporta che l'amministrazione comunale possa legittimamente superare tale dissenso senza dover entrare nel merito delle valutazioni espresse dall'Autorità di Bacino, essendo sufficiente la mera declaratoria di inammissibilità del parere. Inoltre, l'impugnazione di un atto da parte di una pubblica amministrazione è ammissibile solo qualora l'organo ricorrente agisca a tutela di interessi pubblici particolari e concreti, rientranti nelle proprie specifiche attribuzioni, e non di un generico interesse alla legalità.