Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2183 del 2012

ECLI:IT:TARMI:2012:2183SENT

Massima

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Il provvedimento di sospensione della licenza di un esercizio pubblico ai sensi dell'art. 100 del R.D. n. 773/1931 (T.U.L.P.S.) può essere legittimamente adottato dall'autorità di pubblica sicurezza non solo in presenza di disordini e tumulti verificatisi all'interno del locale, ma anche quando le situazioni che mettono in pericolo l'ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini trovino un antecedente causale significativo nell'attività economica oggetto di licenza commerciale, a prescindere dalla responsabilità soggettiva dell'esercente. La finalità della norma è infatti quella di impedire, attraverso la temporanea chiusura del locale, il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale, avendo riguardo all'obiettiva esigenza di tutelare l'ordine e la sicurezza pubblica, anche a prescindere da ogni personale responsabilità del gestore. Pertanto, la sospensione della licenza può essere disposta in presenza di episodi di violenza, risse, spaccio di droga e altri gravi disordini che, pur verificatisi all'esterno del locale, siano comunque riconducibili alla sua attività e alla sua frequentazione da parte di soggetti pericolosi per l'ordine pubblico. L'amministrazione non è tenuta a dare preventivo avviso dell'avvio del procedimento, in ragione della natura cautelare e di immediato presidio alle condizioni di ordine pubblico e di sicurezza che caratterizza il provvedimento previsto dall'art. 100 T.U.L.P.S. Infine, il danno economico e di immagine lamentato dal gestore del locale non può essere risarcito, in quanto conseguenza legittima dell'esercizio del potere di sospensione, a prescindere dalla fondatezza delle censure sollevate avverso il provvedimento.

Sentenza completa

N. 03049/2011
REG.RIC.

N. 02183/2012 REG.PROV.COLL.

N. 03049/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3049 del 2011, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
CAFÈ ATLANTIQUE S.R.L. in liquidazione, rappresentata e difesa dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), presso il cui studio è elettivamente domiciliata in Milano, via Dante n. 7;

contro

QUESTORE DI MILANO - MINISTERO DELL’INTERNO, rappresentato e difeso dall’Avvocatura dello Stato, presso i cui uffici è domiciliato ex lege in Milano, via Freguglia n. 1;

per l’annullamento,

- (con ricorso principale) del decreto del Questore della Provincia di Milano n. cat.10A/14649/07 del 3 novembre 2011, notificato il 9 novembre 2011, con il quale è…

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