Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana sentenza n. 1025 del 2020

ECLI:IT:CGARS:2020:1025SENT

Massima

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L'occupazione illegittima di un terreno privato da parte della Pubblica Amministrazione per la realizzazione di un'opera pubblica, in assenza di un valido provvedimento espropriativo, configura un illecito permanente che perdura fino alla cessazione dell'occupazione stessa o all'adozione di un titolo idoneo a determinare il trasferimento della proprietà. Pertanto, il diritto del proprietario alla restituzione del bene e al risarcimento del danno per l'indebita occupazione non si prescrive finché l'illecito permane, essendo precluso il decorso del termine prescrizionale. L'Amministrazione non può invocare a suo favore la costituzione di una servitù di uso pubblico per sottrarsi all'obbligo di restituzione o di risarcimento, in assenza di una chiara e univoca manifestazione di volontà del proprietario in tal senso, tale da integrare gli estremi della c.d. "dicatio ad patriam". Inoltre, il mero fatto che l'Amministrazione abbia realizzato opere viarie sul terreno occupato non è sufficiente a dimostrare la sussistenza di una servitù di uso pubblico, essendo necessario provare la volontà del proprietario di assoggettare il bene all'uso pubblico e la convinzione della collettività di esercitare un diritto di uso sulla strada. In mancanza di tali elementi, l'Amministrazione non può invocare la costituzione di una servitù per sottrarsi agli obblighi restitutori e risarcitori derivanti dall'occupazione illegittima.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/11/2020

N. 01025/2020REG.PROV.COLL.

N. 00527/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA

Sezione giurisdizionale

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 527 del 2017, proposto dal Comune di ((omissis)), in persona del Sindaco e legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Palermo, via Brunetto Latini, n. 11

contro

((omissis)), rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Palermo, via Valdemone, n. 31

per la riforma

della sentenza n.1070 del 20 marzo 2017, pubblicata il 18 aprile 2017, resa dal T.A.R. Sicilia di Palermo, Sez. III^

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