Cassazione penale Sez. II sentenza n. 10969 del 12 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:10969PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato di truffa aggravata si configura quando il contributo del concorrente, pur non essendo essenziale per la realizzazione del fatto, si inserisce consapevolmente nel contesto criminoso, anche attraverso condotte meramente agevolatrici o di mera partecipazione, purché siano espressione di una volontà consapevole e finalizzata alla realizzazione del disegno criminoso. Pertanto, il concorrente può essere ritenuto responsabile anche quando non abbia avuto un ruolo determinante nell'ideazione o nell'esecuzione della condotta delittuosa, essendo sufficiente che egli abbia consapevolmente e volontariamente preso parte al fatto, ad esempio fornendo informazioni, mezzi o strumenti utili alla sua realizzazione, ovvero approfittando dei vantaggi derivanti dal reato. In tali ipotesi, la responsabilità del concorrente sussiste a prescindere dalla sua specifica consapevolezza di tutti i dettagli del piano criminoso, essendo sufficiente che egli abbia avuto coscienza e volontà di contribuire, in qualsiasi modo, alla realizzazione del reato. Ciò in quanto il concorso di persone nel reato si fonda sulla condivisione del medesimo disegno criminoso, indipendentemente dal ruolo svolto da ciascun partecipe. Inoltre, la prova della consapevolezza e volontarietà del contributo del concorrente può desumersi anche da elementi indiziari, quali la pluralità e la tempistica degli accrediti e dei prelievi bancari, la conoscenza di informazioni riservate, ovvero la mancata reazione di fronte a elementi sintomatici della natura illecita dell'attività.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. IMPERIALI Luciano - rel. Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/05/2016 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. LUCIANO IMPERIALI
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. ANIELLO ROBERTO che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di Appello di Milano con sentenza del 17/5/2016 ha confermato il giudizio di penale responsabilita…

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