Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12294 del 16 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:12294PEN

Massima

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Il possesso di armi e munizioni comporta l'obbligo di adottare cautele necessarie per impedirne l'impossessamento da parte di soggetti minori o comunque incapaci di un uso sicuro, quali i minori degli anni diciotto, le persone anche parzialmente incapaci, i tossicodipendenti o le persone impedite nel maneggio delle armi stesse. Pertanto, il reato di cui all'art. 20-bis, comma 2, della L. n. 110/1975 si configura non solo per la mera detenzione di armi e munizioni, ma anche quando, sulla base di circostanze specifiche, l'agente possa e debba rappresentarsi l'esistenza di una situazione tale da richiedere l'adozione di cautele necessarie per impedire l'impossessamento delle armi da parte di tali categorie di soggetti, a prescindere dall'effettivo verificarsi dell'evento. La ratio dell'incriminazione risiede nella necessità di evitare che persone poco esperte nell'uso delle armi e non completamente in grado di gestire le proprie facoltà mentali possano maneggiarle, mettendo così in pericolo la propria e altrui incolumità. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato, non è sufficiente il solo possesso dell'arma, cui consegue soltanto il dovere di custodirla con ogni diligenza, ma è necessario che, sulla base di circostanze specifiche, l'agente possa e debba rappresentarsi l'esistenza di una situazione tale da richiedere l'adozione di cautele specificamente necessarie per impedire l'impossessamento delle armi da parte di tali categorie di soggetti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Presidente

Dott. SARACENO ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/10/2018 del TRIBUNALE di LOCRI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis))A SARACENO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. COCOMELLO ASSUNTA, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio per intervenuta prescrizione.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1.Con la decisione in epigrafe il Tribunale di Loc…

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