Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 14022 del 2 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:14022PEN

Massima

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Il giudice di merito, nell'esercizio del proprio potere discrezionale, può concedere le circostanze attenuanti generiche all'imputato sulla base di una valutazione complessiva della sua personalità e della gravità del fatto, purché tale valutazione sia congruamente motivata e non contraddittoria, senza che sia necessario un esame analitico di ogni singolo elemento potenzialmente rilevante. Infatti, la sussistenza di circostanze attenuanti rilevanti ai fini dell'art. 62-bis c.p. è oggetto di un giudizio di fatto rimesso alla discrezionalità del giudice di merito, il cui apprezzamento è incensurabile in sede di legittimità se sorretto da motivazione adeguata, anche quando non contenga una specifica valutazione di ciascun fattore attenuante invocato dall'imputato, essendo sufficiente che emerga l'esistenza di elementi suscettibili di positivo apprezzamento in relazione all'entità del reato e alla personalità del reo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro A. - Presidente

Dott. ZOSO Liana M.T. - Consigliere

Dott. ESPOSITO Lucia - Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - Consigliere

Dott. DELL'UTRI Marco - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore Generale presso la Corte d'Appello di Roma;

nei confronti di:

(OMISSIS) n. il (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 5601/2013 pronunciata dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Civitavecchia il 20/3/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita nell'udienza pubblica del 18/3/2015 la relazione fatta dal Cons. dott. ((omissis))'Utri;

udito il Procuratore Generale, in persona del dott. U. de Aug…

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