Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35768 del 18 settembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:35768PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il diritto dell'imputato di proporre appello contro le sentenze di proscioglimento relative ai reati diversi dalle contravvenzioni punibili con la sola pena dell'ammenda o con pena alternativa, ad eccezione dell'ipotesi di cui all'articolo 603 c.p.p., comma 2, è un principio fondamentale del sistema processuale penale, tutelato dalla Costituzione. La Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della normativa che aveva escluso tale diritto, ripristinando la possibilità per l'imputato di impugnare in appello le sentenze di proscioglimento, al fine di garantire il diritto di difesa e il controllo di legittimità sulle decisioni giurisdizionali. Il giudice di merito, nel valutare l'ammissibilità dell'appello, deve pertanto applicare il principio di diritto affermato dalla Corte Costituzionale, senza poter opporre preclusioni procedurali fondate su disposizioni legislative dichiarate incostituzionali. Il diritto di impugnazione rappresenta uno strumento essenziale per assicurare il rispetto delle garanzie processuali e la corretta applicazione della legge penale, a tutela della posizione dell'imputato e della funzione giurisdizionale. Il giudice di secondo grado, investito del giudizio di appello, è pertanto tenuto a riesaminare nel merito la vicenda processuale, al fine di verificare la legittimità e la correttezza della decisione di primo grado, in ossequio ai principi di terzietà e imparzialità che informano l'esercizio della funzione giurisdizionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Consigliere

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Maria Stefani - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MO. AN. N. IL (OMESSO);

2) RA. DO. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 02/03/2005 TRIBUNALE di MELFI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARROZZA ARTURO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'ANGELO Giovanni che chiede il rigetto dei ricorsi.

FATTO E DIRITTO

1.- Il Tribunale di Melfi, con sentenza del 2 marzo 2005 ha dichiarato no…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.