Cassazione penale Sez. III sentenza n. 9735 del 11 marzo 2020

ECLI:IT:CASS:2020:9735PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di una misura cautelare personale, richiede una valutazione prognostica da parte del giudice sulla concreta possibilità di condotte reiterative, tenendo conto delle modalità realizzative della condotta, della personalità dell'indagato e del contesto socio-ambientale, senza che sia necessaria la previsione di specifiche occasioni di recidivanza. Tale valutazione deve essere tanto più approfondita quanto maggiore sia la distanza temporale dai fatti, al fine di accertare l'attualità del pericolo, senza che sia sufficiente una mera congettura sulla probabilità che l'occasione del delitto si verifichi concretamente. Pertanto, il giudice può ritenere sussistente il pericolo di reiterazione del reato, anche in assenza di nuove contestazioni successive all'adozione della misura cautelare, qualora dall'esame complessivo degli elementi acquisiti emerga un radicato inserimento dell'indagato in un contesto criminale, la gravità della condotta accertata e la caratura criminale dello stesso, tali da far ritenere concreto e attuale il rischio di recidiva. In tali ipotesi, la scelta della misura cautelare più grave, come la custodia in carcere, può ritenersi adeguatamente motivata dall'impossibilità di scongiurare, attraverso misure meno afflittive, il pericolo di contatti con l'ambiente criminale di riferimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - rel. Consigliere

Dott. SOCCI Angelo Matteo - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro Mari - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza in data 11.6.2019 del Tribunale di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa GALTERIO Donatella;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa BARBERINI Maria Roberta, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 11.6.2019 il Tribunale di Palermo, adito in sede di riesame, ha conferm…

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