Il potere regolamentare del Comune in materia di giochi leciti, esercitato nel rispetto della normativa statale e regionale, è legittimamente finalizzato a contemperare l'interesse alla libera iniziativa economica con l'esigenza di tutelare la salute pubblica e la sicurezza della collettività, attraverso la previsione di limiti e prescrizioni, quali la determinazione di orari di apertura e chiusura delle sale da gioco, nonché l'imposizione di distanze minime da luoghi sensibili. Tali misure, pur incidendo sull'esercizio dell'attività economica, non comportano una compressione irragionevole o sproporzionata della libertà di impresa, in quanto rispondono a finalità di interesse pubblico, nel rispetto del principio di proporzionalità. Il Comune, nell'esercizio del proprio potere regolamentare, può pertanto stabilire una disciplina degli orari di apertura e chiusura delle sale da gioco, in conformità agli indirizzi espressi dal Consiglio comunale e nel rispetto della normativa di settore, al fine di prevenire e contrastare il fenomeno della ludopatia e tutelare la salute e la sicurezza pubblica. L'ordinanza sindacale che dà attuazione a tale disciplina regolamentare, nel rispetto dei limiti e delle prescrizioni ivi contenute, non eccede i poteri del Sindaco, ma costituisce legittimo esercizio della sua competenza in materia di coordinamento e riorganizzazione degli orari degli esercizi pubblici, ai sensi dell'art. 50, comma 7, del d.lgs. n. 267/2000.