Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24011 del 12 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:24011PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del proprio sindacato sulla motivazione della sentenza di proscioglimento impugnata dal pubblico ministero, deve verificare la correttezza e la logicità dell'iter argomentativo seguito dal giudice di merito nell'escludere la sussistenza degli elementi costitutivi del reato, senza limitarsi a una mera valutazione di congruità della pena o di lievità della condotta, dovendo altresì accertare se le risultanze processuali siano state adeguatamente considerate e valorizzate. Inoltre, a seguito della declaratoria di illegittimità costituzionale della norma che escludeva l'appello del pubblico ministero avverso le sentenze di proscioglimento, il ricorso per cassazione proposto dal pubblico ministero deve essere convertito in appello, in ragione dell'efficacia retroattiva della pronuncia della Corte Costituzionale sui rapporti pendenti, con conseguente trasmissione degli atti alla Corte di appello competente per il relativo giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Kh. Mo. nato il (OMESSO);

avverso la sentenza emessa il 19-6-07 dal Tribunale di Tolmezzo;

Visti gli atti, la sentenza denunciata ed il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal consigliere Dott. ((omissis));

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per la conversione del ricorso in appello.

SVOLGIMENTO DEL PROCEDIMENT…

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