Il provvedimento di sospensione della licenza di pilota adottato dall'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC) ai sensi dell'art. 80, comma 2, lett. b), d.P.R. n. 566/1988 è legittimo qualora l'istruttoria condotta dall'ENAC, anche mediante richieste di informazioni al centro di addestramento, abbia accertato in modo esaustivo l'assenza dell'esaminatore durante la sessione di simulazione svolta dal pilota, nonostante le deduzioni difensive e le dichiarazioni prodotte dal pilota, in quanto tali elementi non sono idonei a superare le risultanze documentali acquisite dall'ENAC. L'ENAC, infatti, è tenuto a svolgere un'adeguata attività istruttoria per verificare la fondatezza delle contestazioni, senza che la mera sottoscrizione del rapporto di esame da parte dell'esaminatore possa costituire prova sufficiente della sua effettiva presenza, in assenza di altri elementi probatori. Inoltre, le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà prodotte dal pilota non hanno valore probatorio nel processo amministrativo, non rientrando nell'ambito di applicazione dell'art. 46 del d.P.R. n. 445/2000 e non potendo surrogare la prova testimoniale. Pertanto, il provvedimento di sospensione della licenza di pilota adottato dall'ENAC, sulla base di un'istruttoria completa e adeguatamente motivata, non può essere annullato per violazione di legge o eccesso di potere.