Consiglio di Stato sentenza n. 4766 del 2014

ECLI:IT:CDS:2014:4766SENT

Massima

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Il giudice amministrativo, in sede di giudizio di ottemperanza, nel determinare l'indennizzo dovuto per l'occupazione illegittima di un terreno, non è vincolato dalle offerte o controproposte formulate dalle parti nel corso del giudizio, ma deve attenersi esclusivamente ai criteri di calcolo stabiliti nella sentenza di cui si chiede l'esecuzione. Pertanto, il giudice non può liquidare un importo inferiore a quello richiesto dalla parte ricorrente, né superiore a quello offerto dalla parte resistente, dovendo invece procedere autonomamente alla quantificazione del ristoro sulla base dei parametri normativi applicabili. Tuttavia, il giudice è tenuto a condannare la parte soccombente al pagamento degli interessi compensativi, qualora espressamente previsto nella sentenza di cui si chiede l'ottemperanza, anche se non esplicitamente richiamato nella pronuncia di primo grado. Il giudice, infatti, non può esimersi dal dare piena attuazione a tutte le statuizioni contenute nel giudicato, senza poterne modificare o omettere alcuna parte.

Sentenza completa

N. 02071/2014
REG.RIC.

N. 04766/2014REG.PROV.COLL.

N. 02071/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2071 del 2014, proposto da:
((omissis)) & Figli S.n.c., rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, viale ((omissis)) N.14;

contro

((omissis)), rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'ottemperanza

della sentenza n. 177/2013 del Tar Lombardia Brescia Sez. II relativa all’annullamento del provvedimento di riapprovazione progetto lavori stradali - dichiarazione di pubblica utilità

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Vis…

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