Il rilascio di un'autorizzazione integrata ambientale per l'adeguamento di un impianto esistente di gestione di rifiuti speciali, pericolosi e non, deve avvenire nel rispetto della procedura prevista dall'art. 29-quater del d.lgs. n. 152/2006, che impone la convocazione di una conferenza di servizi, al fine di acquisire il contributo infungibile del Comune competente in materia di igiene e sanità pubblica ai sensi degli artt. 216 e 217 del r.d. n. 1265/1934. Il Sindaco, infatti, è titolare di un ampio potere di valutazione della tollerabilità delle lavorazioni provenienti da attività industriali classificate come "insalubri", potendo adottare in qualsiasi momento interventi finalizzati a impedire la continuazione o l'evolversi di attività che presentano i caratteri della potenziale pericolosità, per effetto di esalazioni, scoli e rifiuti, al fine di contemperare le esigenze di pubblico interesse con quelle dell'attività produttiva. Pertanto, l'omissione della convocazione della conferenza di servizi comporta l'illegittimità del provvedimento di autorizzazione, a prescindere dall'assenza di modifiche sostanziali rispetto all'attività precedentemente autorizzata.