Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 976 del 2021

ECLI:IT:TARVEN:2021:976SENT

Massima

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Il possesso e l'uso di una strada vicinale da parte di un privato non sono sufficienti a configurare l'esistenza di un diritto di uso pubblico sulla medesima, in assenza di elementi che dimostrino l'esercizio del passaggio e del transito iure servitutis publicae da parte di una moltitudine indistinta di persone, qualificate dall'appartenenza ad un ambito territoriale, la concreta idoneità della strada a soddisfare esigenze di carattere generale e pubblico, nonché un titolo valido a sorreggere l'affermazione del diritto di uso pubblico, quale la protrazione dell'uso da tempo immemorabile. Pertanto, l'Amministrazione comunale non può esercitare i poteri di autotutela possessoria sulle strade vicinali, previsti dall'art. 378 della legge 20 marzo 1865, all. F, in assenza della dimostrazione della sussistenza di tali requisiti, non essendo sufficiente il mero inserimento della strada negli strumenti urbanistici o la presenza di indicazioni cartografiche, che hanno valore meramente ricognitivo e non costitutivo. Inoltre, la mancata inclusione della strada nell'elenco comunale delle vie pubbliche o soggette ad uso pubblico, pur non avendo valore costitutivo, rappresenta un elemento che depone contro l'esistenza di un uso pubblico, superabile solo mediante prova contraria. Infine, la chiusura dell'accesso mediante catena e l'utilizzo esclusivo della strada da parte del proprietario del fondo, senza contestazione da parte di terzi, sono ulteriori indizi che confermano l'assenza di un uso pubblico della strada.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/07/2021

N. 00976/2021 REG.PROV.COLL.

N. 01195/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1195 del 2008, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avvocati Giuliano Dalfini, Franco Zambelli e Alberto Bracesco, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Franco Zambelli in Venezia-Mestre, via Cavallotti 22;

contro

-OMISSIS-, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato Giacomo Sandri, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

dell'ordinanza n. -OMISSIS-/-OMISSIS-del -OMISSIS- e di tutti gli atti presuppost…

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