Il decreto decisorio emesso dalla Corte di Appello di Napoli, divenuto definitivo per mancata impugnazione, costituisce titolo esecutivo idoneo a fondare il giudizio di ottemperanza, con conseguente obbligo per l'Amministrazione debitrice di procedere al pagamento delle somme liquidate a titolo di equa riparazione e di spese legali, maggiorate degli interessi legali dalla data di pubblicazione del decreto. Pur essendo in linea di principio ammissibile la condanna dell'Amministrazione al pagamento di una penalità di mora ex art. 114, comma 4, lett. e), c.p.a. anche per l'inadempimento di obblighi pecuniari, nel caso di specie tale misura non può essere applicata in ragione delle peculiari condizioni del debitore pubblico, connesse alle difficoltà di adempimento collegate a vincoli normativi e di bilancio, allo stato della finanza pubblica e alla rilevanza di specifici interessi pubblici, circostanze che costituiscono "altre ragioni ostative" alla comminazione della penalità di mora ai sensi della citata disposizione. Pertanto, in caso di inottemperanza, il giudice può nominare un commissario ad acta per l'esecuzione del decreto, con oneri a carico dell'Amministrazione inadempiente.