Cassazione penale Sez. V sentenza n. 858 del 10 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:858PEN

Massima

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Il dipendente di un ufficio postale, anche successivamente alla trasformazione dell'amministrazione postale in ente pubblico economico e all'adozione della forma di società per azioni, conserva la qualifica di pubblico ufficiale nell'esercizio di poteri certificativi, come il rilascio di documenti aventi efficacia probatoria. Tuttavia, perché possa configurarsi il reato di falso ideologico in atto pubblico ex art. 479 c.p., è necessario che il pubblico ufficiale abbia effettivamente attestato in modo falso fatti avvenuti in sua presenza, come l'autenticità di una sottoscrizione apposta in sua presenza. Qualora il pubblico ufficiale si sia limitato a ricevere e registrare una dichiarazione di ricezione di somme a titolo di rimborso di buoni postali, senza attestare l'autenticità di una sottoscrizione, non può configurarsi il reato di falso ideologico, ma al più quello di falso in scrittura privata ex art. 485 c.p., per il quale è necessaria la querela della persona offesa. Pertanto, il reato di falso ideologico in atto pubblico non sussiste quando il pubblico ufficiale non abbia attestato falsamente fatti avvenuti in sua presenza, ma si sia limitato a ricevere e registrare una dichiarazione di ricezione di somme, senza certificare l'autenticità di una sottoscrizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Anton - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/10/2015 della CORTE APPELLO di SALERNO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udito in PUBBLICA UDIENZA del 11/07/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa GRAZIA MICCOLI;
Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Dott. TOCCI Stefano, ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 27 ottob…

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