Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 26149 del 23 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:26149PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità e dei suoi poteri, induce il privato a dargli o a promettergli denaro o altra utilità indebita per compiere o per omettere un atto del suo ufficio, realizza il reato di concussione per induzione, anche se si avvale di un intermediario per la dazione della somma illecita. Ai fini della configurabilità del reato, è sufficiente l'accertamento dell'induzione della vittima a seguito della condotta abusiva e prevaricatrice del pubblico ufficiale, con conseguente timore del soggetto passivo di vedere pregiudicato un suo diritto, sia in relazione al mancato conseguimento del finanziamento o di parte di esso, sia alla restituzione di quanto già ottenuto, sia ai ritardi nell'avanzamento della pratica. Non rileva, ai fini della sussistenza del reato, l'accertamento in ordine al comportamento che il pubblico ufficiale avrebbe tenuto in caso di mancata corresponsione dell'indebito, né il fatto che il collaudo fosse atto dovuto o di competenza di altro funzionario. La condizione delle vittime, caratterizzata da una volontà di scelta non libera in ordine alle dazioni illecite, esclude che gli imputati e le parti possano aver agito su un piano paritetico caratterizzato da volontà ugualmente libere e convergenti, requisito che caratterizza il reato di corruzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. GRAMENDOLA Francesco P. - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Gi. Gi. , n. a (OMESSO);

Ca. Wa. , n. a (OMESSO);

nei confronti della sentenza in data 28 febbraio 2006 della Corte d'appello di Torino;

udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. COLLA Giorgio;

udito il Procuratore generale nella persona del sostituto Dott. CEDRANGOLO Oscar che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;

uditi i difensori avvocati SIMONCE…

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