Consiglio di Stato sentenza n. 2489 del 2014

ECLI:IT:CDS:2014:2489SENT

Massima

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Il vincolo urbanistico di destinazione di un'area a "zona F11" (attrezzature per l'istruzione, scuole dell'infanzia e dell'obbligo) ha natura espropriativa e non meramente conformativa, in quanto comporta una limitazione del diritto di proprietà che va oltre la normale disciplina urbanistica, imponendo un sacrificio particolare e differenziato al proprietario rispetto alla generalità dei consociati. Tale natura espropriativa del vincolo permane anche qualora l'amministrazione comunale abbia successivamente deliberato la possibilità per i privati di realizzare direttamente le opere di interesse pubblico previste nella zona F11, in quanto tale previsione non vale a modificare la natura del vincolo, che resta di tipo ablatorio. Pertanto, il mancato riconoscimento di un equo indennizzo a favore del proprietario per l'imposizione e la reiterazione del vincolo urbanistico espropriativo determina l'illegittimità dell'atto di adozione e approvazione della variante urbanistica che lo ha disposto. Ne consegue l'obbligo per l'amministrazione comunale di provvedere sull'istanza del proprietario volta alla riqualificazione urbanistica dell'area, non potendo opporsi a tale richiesta sulla base di una deliberazione comunale che non ha efficacia di variante al piano regolatore e non è idonea a modificare la natura espropriativa del vincolo già accertata in sede giurisdizionale. Il proprietario ha quindi diritto all'adozione del provvedimento richiesto entro un termine congruo, pena la nomina di un commissario ad acta in sede di ottemperanza.

Sentenza completa

N. 01859/2013
REG.RIC.

N. 02489/2014REG.PROV.COLL.

N. 01859/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1859 del 2013, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentate e difese dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)) e con gli stessi elettivamente domiciliate in Roma, alla via Cosseria n. 2, presso ((omissis)), per mandato a margine dell'appello;

contro

((omissis)), in persona del Sindaco pro-tempore, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)) per mandato in calce alla copia notificata dell'appello ed elettivamente domicilio in Roma, alla via della Scrofa n. 64, presso lo studio dell'avv. ((omissis));

per la riforma

sentenza del T.A.R. per la Puglia, Sezione staccata di Lecc…

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