Cassazione penale Sez. II sentenza n. 53663 del 28 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:53663PEN

Massima

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Il reato di falso documentale di cui all'art. 483 c.p. resta assorbito nel reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato di cui all'art. 316-ter c.p. quando l'uso o la presentazione di dichiarazioni o documenti falsi costituiscano elementi essenziali di quest'ultimo reato, anche quando la somma indebitamente percepita non superi la soglia minima di rilevanza penale, dando luogo a una mera violazione amministrativa. In tali casi, non è legittimo il riconoscimento di una autonoma responsabilità per il reato di falso e il relativo aumento di pena per la continuazione, che deve essere eliminato. La pena deve essere rideterminata tenendo conto del solo reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. PAZZI Alberto - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/01/2017 della CORTE APPELLO di CALTANISSETTA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. RECCHIONE SANDRA;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa FILIPPI PAOLA, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio.
Il difensore presente chiede l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. La C…

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