la riduzione dei termini ordinari d'impugnazione, prevista dall'art. 99 quinto comma della legge fallimentare con riguardo all'appello ed al ricorso per cassazione nel giudizio di opposizione avverso lo stato passivo, non resta esclusa a seguito della sentenza della corte costituzionale n. 152 del 1980, che ha dichiarato l'illegittimità di detta norma nella sola parte in cui fa decorrere i termini medesimi dall'affissione anziché dalla notificazione della sentenza, e manifestamente non si pone in contrasto con gli artt. 3 e 24 della costituzione, tenuto conto che trova giustificazione nelle obiettive esigenze di celerità di quel giudizio, senza in concreto pregiudicare il diritto di difesa delle parti.