Cassazione penale Sez. II sentenza n. 31331 del 25 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:31331PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza di custodia cautelare in carcere è inammissibile quando le censure proposte attengono al merito della decisione impugnata, la cui motivazione risulta congruamente giustificata e immune da vizi logici o giuridici. Il giudice di legittimità, nel controllo di legittimità, non deve stabilire se la decisione di merito proponga la migliore ricostruzione possibile dei fatti né condividerne la giustificazione, ma deve limitarsi a verificare se tale giustificazione sia compatibile con il senso comune e con i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento. L'inammissibilità del ricorso per cassazione sussiste anche quando le doglianze sono prive del necessario contenuto di critica specifica al provvedimento impugnato, le cui valutazioni, ancorate a precisi dati fattuali, si palesano immuni da vizi logici o giuridici. In tali ipotesi, il ricorrente è condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma equitativamente fissata a favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORELLI Francesco - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. CURZIO Pietro - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamil - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avvocato Bruno Giuseppe, quale difensore di Ca. Gi. (n. il (OMESSO));

avverso l'ordinanza del Tribunale di Catanzaro, in data 13/11/2007.

Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Dr. Adriano Iasillo.

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dottor Giuseppe Febbraro, il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza del 25/10/2007, …

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