Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34884 del 11 agosto 2023

ECLI:IT:CASS:2023:34884PEN

Massima

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Il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 comporta una duplice presunzione relativa, concernente sia la pericolosità del soggetto gravemente indiziato, sia l'adeguatezza della misura cautelare della custodia in carcere. Pertanto, l'onere di allegare elementi idonei a superare tali presunzioni grava sulla difesa, la quale deve fornire prove contrarie in grado di scalfire il ragionamento presuntivo indicato dalla legge. Il giudice, nel valutare la sussistenza e l'attualità delle esigenze cautelari, può legittimamente considerare l'entità della pena inflitta in sede di condanna, in quanto l'art. 275, comma 1-bis, c.p.p. prevede "l'esito del procedimento" tra i parametri da valutare per la rinnovata valutazione delle esigenze cautelari. Inoltre, il richiamo da parte del giudice al pericolo di ristabilire i contatti con gli ambienti criminali e di riprendere l'attività delittuosa, anche dal domicilio, non risulta illogico se si tiene conto della descrizione del fatto e della condotta attribuita all'indagato, caratterizzata dal coinvolgimento in un traffico internazionale di stupefacenti. Infine, il tempo trascorso dalla commissione del reato e dalla applicazione della misura cautelare non assume di per sé valenza decisiva ai fini della revoca o sostituzione della stessa, dovendo il giudice valutare ulteriori elementi sintomatici del mutamento della situazione inizialmente apprezzata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MESSINI D'A. Piero - Presidente

Dott. DE SANTIS Anna M. - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovan - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 09/02/2023 del TRIBUNALE di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ARIOLLI GIOVANNI;
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale Dott. PEDICINI ETTORE, il quale riportandosi alla requisitoria scritta, conclude per l'inammissibilita'.
udito il difensore;
L'avvocato (OMISSIS) insiste per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN…

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