Il potere di pianificazione urbanistica del territorio, la cui attribuzione e conformazione normativa è costituzionalmente conferita ex art. 117 comma 3 Cost. ed il cui esercizio è normalmente attribuito al Comune, non è limitato alla sola individuazione delle destinazioni delle zone del territorio comunale e dei limiti edificatori, ma deve essere inteso in relazione ad un concetto di urbanistica che realizzi anche finalità economico-sociali della comunità locale, nel quadro di rispetto e di positiva attuazione di valori costituzionalmente tutelati. Pertanto, le scelte pianificatorie comunali devono tenere conto della concreta situazione e utilizzazione delle aree, della loro estensione e naturale vocazione, senza limitarsi al mero dato cartografico, in particolare quando questo risulti in contrasto con l'effettiva conformazione dei luoghi. L'Amministrazione non può trincerarsi dietro previsioni vincolistiche dettate da altri strumenti di pianificazione territoriale, ma ha l'onere di esternare compiutamente le ragioni delle proprie scelte pianificatorie e di verificare l'effettiva situazione delle aree interessate, al fine di realizzare un assetto urbanistico coerente con la realtà dei luoghi e con le esigenze socio-economiche della comunità locale.