Cassazione penale Sez. III sentenza n. 29615 del 25 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:29615PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo sulla motivazione della sentenza impugnata, non può sostituire la propria valutazione delle prove a quella compiuta dai giudici di merito, salvo che la motivazione risulti manifestamente illogica o carente. La Corte di Cassazione, infatti, è tenuta a verificare la logicità e la completezza dell'apparato argomentativo posto a fondamento della decisione, senza poter riesaminare nel merito le risultanze istruttorie, anche quando queste siano suscettibili di diverse letture e interpretazioni plausibili. Pertanto, il ricorso per cassazione non può essere accolto per il solo fatto che il ricorrente prospetti una diversa valutazione delle prove, ove la motivazione della sentenza impugnata risulti immune da vizi logici o da carenze motivazionali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. SQUASSONI Claudia - rel. Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) IM. BR. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 241/2002 CORTE APPELLO di PERUGIA, del 30/04/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/06/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CLAUDIA SQUASSONI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. BAGLIONE Tindari che ha concluso per inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Confermando la decision…

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