Il provvedimento di revoca di un'autorizzazione amministrativa, adottato ai sensi dell'art. 208, comma 13, lett. c), del D.Lgs. n. 152/2006, è legittimo qualora sia dimostrato il mancato rispetto, da parte del titolare dell'autorizzazione, delle prescrizioni contenute nel provvedimento autorizzatorio originario, senza che sia necessaria la previa partecipazione del destinatario al procedimento di revoca, atteso che l'inosservanza delle prescrizioni è di per sé sufficiente a giustificare l'esercizio del potere di autotutela, in quanto il provvedimento di revoca ha natura vincolata e non discrezionale. La revoca dell'autorizzazione, pertanto, non è illegittima per carenza di motivazione o violazione del contraddittorio procedimentale, qualora risulti adeguatamente dimostrata l'inosservanza degli obblighi imposti al titolare dell'autorizzazione, essendo sufficiente che l'Amministrazione dia conto in modo chiaro e logico dei presupposti di fatto e di diritto che hanno determinato l'adozione del provvedimento di revoca. Il decorso del termine di validità dell'autorizzazione originaria, inoltre, rende improcedibile il ricorso avverso il provvedimento di revoca, in quanto viene meno l'interesse del ricorrente all'annullamento dell'atto, non potendo egli trarre alcuna utilità pratica dall'eventuale accoglimento della domanda.