Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20601 del 24 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:20601PEN

Massima

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Il giudice di merito può fondare la condanna dell'imputato per il reato di lesioni personali esclusivamente sulle dichiarazioni della persona offesa, previa verifica della credibilità soggettiva del dichiarante e dell'attendibilità intrinseca del suo racconto, senza necessità di ulteriori riscontri estrinseci, salvo che emergano elementi processuali in grado di porre fondatamente in dubbio la genuinità del narrato della parte civile. In tal caso, il giudice dovrà ricercare eventuali riscontri esterni idonei a escludere l'intento calunniatorio del dichiarante, senza che ciò implichi l'obbligo di verificare ogni segmento della narrazione attraverso prove autonome del fatto. La motivazione della sentenza di condanna è congruamente formulata laddove valorizzi, a conforto delle dichiarazioni della persona offesa, un certificato medico frutto di un accertamento diretto, e non di una mera riproduzione del narrato della parte lesa. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione della prova, non sindacabile in sede di legittimità se sorretta da adeguata motivazione, anche con riferimento all'esclusione della scriminante della legittima difesa, purché il suo percorso argomentativo risulti logico e coerente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M. - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/01/2019 della CORTE APPELLO di PERUGIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ALFREDO GUARDIANO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. MIGNOLO OLGA;
udito il difensore.
FATTO E DIRITTO
1. Con la sentenza di cui in epigrafe la corte di appello di Perugia riformava in senso favorevole al reo, limitatamente al profilo del trattam…

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