Tribunale Amministrativo Regionale Emilia Romagna - Bologna sentenza n. 992 del 2015

ECLI:IT:TARBO:2015:992SENT

Massima

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L'abusiva realizzazione di opere edilizie, prive dei prescritti titoli abilitativi, non può essere considerata di natura precaria, ma è destinata ad un uso stabile e permanente, e pertanto legittima l'ordine di demolizione da parte dell'autorità amministrativa competente. Ciò anche qualora il proprietario abbia successivamente presentato una richiesta di sanatoria, che sia stata negata dall'amministrazione. In tali casi, l'interesse del proprietario all'annullamento dell'ordine di demolizione viene meno a seguito dell'emanazione di un nuovo provvedimento di demolizione, che sostituisce integralmente il precedente. Pertanto, il ricorso avverso il primo provvedimento di demolizione deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, fermo restando la condanna del ricorrente al pagamento delle spese di giudizio in favore dell'amministrazione, in considerazione della soccombenza virtuale derivante dall'infondatezza originaria del ricorso, data l'abusività delle opere realizzate.

Sentenza completa

N. 00449/2008
REG.RIC.

N. 00992/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00449/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Emilia Romagna

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 449 del 2008, proposto da:
Casalboni Maurizio, rappresentato e difeso dall'avv. Giorgio Andreucci, con domicilio eletto presso Grazia D'Amore in Bologna, Via Laura Bassi Veratti 8;

contro

Comune Cesena Sportello Unico Per Le Imprese; Comune di Cesena, rappresentato e difeso dall'avv. Benedetto Ghezzi, con domicilio eletto presso Segreteria Tar in Bologna, Strada Maggiore 53;

per l'annullamento

dell’ordinanza di demolizione emessa in data 14.2.2008 prot. n. 20/46 dal Dirigente del Settore Sviluppo Produttivo e Residenziale Sportello Unico per l’Edilizia del Comun…

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