Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 23673 del 13 giugno 2024

ECLI:IT:CASS:2024:23673PEN

Massima

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Il comportamento gravemente colposo del richiedente l'indennizzo per ingiusta detenzione, che abbia contribuito in modo causale e sinergico all'adozione del provvedimento restrittivo della libertà personale, ancorché in presenza di errore dell'autorità procedente, costituisce condizione ostativa al riconoscimento del beneficio, in quanto idoneo a integrare la falsa apparenza della configurabilità dell'illecito penale. Rientra in tale nozione di condotta colposa non solo quella volta alla realizzazione di un evento voluto e rappresentato, ma anche quella consapevole e volontaria i cui esiti, valutati secondo le regole di esperienza comunemente accettate, siano tali da creare una situazione di allarme sociale e di doveroso intervento dell'autorità giudiziaria a tutela della comunità, ragionevolmente ritenuta in pericolo. Pertanto, il giudice della riparazione, nel valutare la sussistenza dei presupposti per l'ottenimento dell'indennizzo, deve accertare se la condotta del richiedente, pur non integrando gli estremi del reato, abbia comunque determinato una situazione di fatto idonea a giustificare l'adozione del provvedimento cautelare, in ragione della sua evidente, macroscopica negligenza, imprudenza o inosservanza di leggi e regolamenti, che abbia ingenerato la falsa apparenza della configurabilità dell'illecito penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI SALVO Emanuele - Presidente

Dott. VIGNALE Lucia - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. D'ANDREA Alessandro - Consigliere

Dott. CIRESE Marina - Consigliere - Relatore

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Ab.Ro. nato a P il (Omissis)
avverso l'ordinanza del 21/11/2023 della CORTE APPELLO di PALERMO
udita la relazione svolta dal Consigliere MARINA CIRESE;
lette le conclusioni del PG
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'appello di Palermo, con ordinanza resa il 21 novembre 2023, ha rigettato la domanda di riparazione per ingiusta detenzione presentata da Ab.Ro. in relazione al periodo da lui trascorso in regime di custodia cautelare in carcere, dal 24 agosto 2021 al 18 novembre 2022, applicatagli per una contestazion…

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