L'amministrazione è tenuta a concludere il procedimento amministrativo avviato su istanza di parte entro il termine di 30 giorni, anche in assenza di una specifica previsione di legge sul termine di conclusione, in applicazione del termine generale stabilito dall'art. 2 della legge n. 241/1990. Il mancato rispetto di tale termine determina l'obbligo per l'amministrazione di provvedere espressamente sull'istanza, con la possibilità per il giudice amministrativo di nominare un commissario ad acta in caso di ulteriore inerzia. Ciò vale in particolare per i procedimenti di compensazione dei maggiori costi sostenuti dalle imprese appaltatrici per l'esecuzione di lavori pubblici, disciplinati dall'art. 1-septies del d.l. n. 73/2021, in cui l'amministrazione è tenuta a concludere il procedimento avviato su istanza di parte entro il termine di 30 giorni dalla presentazione della domanda, anche in assenza di una specifica previsione di legge sul termine di conclusione. Il mancato rispetto di tale termine determina l'obbligo per l'amministrazione di provvedere espressamente sull'istanza, con la possibilità per il giudice amministrativo di nominare un commissario ad acta in caso di ulteriore inerzia.