Consiglio di Stato sentenza n. 4314 del 2017

ECLI:IT:CDS:2017:4314SENT

Massima

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L'esecuzione di opere e lavori, anche in aderenza o appoggio, su un bene culturale sottoposto a vincolo monumentale ai sensi della legge n. 1089 del 1939 (ora art. 10, comma 1, del Codice dei beni culturali e del paesaggio), richiede l'autorizzazione preventiva della Soprintendenza competente, a prescindere dalla circostanza che l'opera abusiva insista su un immobile di per sé non vincolato. Ciò in quanto la tutela del bene culturale si estende anche alla sua "cornice ambientale", comprendendo ogni immobile in prossimità del bene tutelato la cui manomissione sia idonea ad alterare il complesso di condizioni e caratteristiche fisiche e culturali che connotano lo spazio circostante. Il parere negativo della Soprintendenza, espresso secondo criteri di ragionevolezza, adeguatezza ed immediata comprensibilità in considerazione dell'evidente lesione alla prospettiva architettonica ed alla piena fruizione visiva del bene culturale, è congruamente motivato e non sindacabile in sede giurisdizionale se non per manifesta illogicità o inattendibilità. Nell'ambito del procedimento di condono edilizio avente ad oggetto un manufatto sottoposto a vincolo monumentale, il parere della Soprintendenza costituisce una fase indefettibile del procedimento di accertamento della compatibilità con la salvaguardia monumentale, senza necessità di autonoma comunicazione di avvio del procedimento, essendo tale procedimento attivato su istanza del privato. In tale contesto, non rileva neppure la mancata acquisizione del parere della Commissione Edilizia Comunale, in quanto il parere della Soprintendenza, in quanto vincolante, assorbe ogni altra valutazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/09/2017

N. 04314/2017REG.PROV.COLL.

N. 03367/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso NRG 3367/2011, proposto dal signor ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio in Roma, via Sistina, n. 121,

contro

– il Comune di Forlimpopoli (FC), in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto in Roma, via ((omissis)), n. 2, e
– il Ministero per i beni culturali e ambientali ed il turismo – MIBACT, in persona del Ministro
pro tempore,
e la Soprintendenza BAAP di Ravenna, in persona del Soprintendente
pro tempore
, tutti rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura generale dello Stato, presso i cui uff…

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