Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26225 del 7 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:26225PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione dell'imputato ai reati di rapina aggravata può essere desunta da un complesso di elementi indiziari, quali: il ritrovamento presso la sua abitazione di oggetti provento delle rapine, la condivisione dello stesso appartamento con un altro imputato definitivamente condannato per i medesimi fatti, le intercettazioni telefoniche che documentano i contatti tra gli imputati finalizzati alla commissione dei delitti, le modalità operative analoghe utilizzate in più episodi delittuosi, la presenza degli imputati in prossimità dei luoghi delle rapine al momento della loro consumazione. Tali elementi, valutati nel loro complesso e in un'ottica di giudizio unitario, possono fondare un giudizio di responsabilità, anche in assenza di una prova diretta della partecipazione dell'imputato ai singoli episodi criminosi, escludendo che il suo ruolo possa essere ricondotto a quello di mero ricettatore. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle risultanze probatorie e nell'interpretazione del linguaggio e del contenuto delle intercettazioni, purché la motivazione sia logica e conforme alle massime di esperienza. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato con riferimento alle modalità di commissione dei reati, alla loro gravità e reiterazione, nonché all'assenza di segnali di resipiscenza da parte dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Presidente

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

Dott. SALEMME A. Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/07/2020 della Corte di appello di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa svolta dal consigliere Giuseppe Sgadari;
sentito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale Dott. CUOMO Luigi, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
sentito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.

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