Cassazione penale Sez. I sentenza n. 35644 del 27 agosto 2013

ECLI:IT:CASS:2013:35644PEN

Massima

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La continuazione tra il reato associativo e i reati-fine può essere riconosciuta qualora i reati-fine siano stati programmati nelle loro linee essenziali sin dal momento della costituzione del sodalizio criminoso, indipendentemente dalla loro compatibilità strutturale, in quanto nulla si oppone a che, sin dall'inizio, nel programma criminoso dell'associazione, si concepiscano uno o più reati-fine individuati nelle loro linee essenziali, di guisa che tra questi reati e quello associativo si possa ravvisare un'identità di disegno criminoso. Pertanto, il giudice dell'esecuzione deve valutare la sussistenza della continuazione non solo sulla base della contiguità cronologica tra i reati associativi e i reati-fine, ma anche in relazione all'epoca di costituzione dell'associazione o di adesione ad essa dell'imputato, al fine di accertare se i reati-fine fossero stati programmati nelle loro linee essenziali fin dalla costituzione del sodalizio criminoso. L'onere di indicare al giudice dell'esecuzione gli elementi da valorizzare ai fini del riconoscimento della continuazione grava sull'imputato, ma la decisione deve fondarsi sull'esposizione dei fatti presente nelle sentenze acquisite.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 324/2011 TRIBUNALE di LECCE, del 06/03/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO ROCCHI;

lette le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata.

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale di Lecce, in funzione di giudice dell'esecuzione, respingeva la richiesta avanzata nell'interesse di (OMISSIS) di riconoscimento …

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