Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 29427 del 16 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:29427PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La pendenza del giudizio di appello, ai fini dell'applicazione delle disposizioni transitorie di cui all'art. 10, comma 3, della Legge n. 251 del 2005, decorre dalla pronuncia della sentenza di condanna di primo grado, da intendersi come il momento della lettura del dispositivo e non quello, eventualmente successivo, del deposito della motivazione. Pertanto, nei processi già pendenti in grado di appello alla data di entrata in vigore della citata legge, non trova applicazione il nuovo regime di prescrizione più favorevole, in quanto prevale l'esigenza di evitare la dispersione delle attività processuali già compiute e di assicurare l'efficienza della funzione giurisdizionale. La Corte Costituzionale ha ritenuto tale disciplina transitoria ragionevole e non in contrasto con i principi di uguaglianza, retroattività della legge penale più favorevole e tutela del diritto di difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA Francesco P. - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) TR. AN. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 02/10/2006 CORTE APPELLO di TORINO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. CARCANO DOMENICO;

sentito il Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. La ricorrente impugna la sentenza in epigrafe ind…

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