Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3098 del 2023

ECLI:IT:TARNA:2023:3098SENT

Massima

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Il legittimo esercizio di un'attività commerciale è ancorato, sia in sede di rilascio del titolo abilitativo che per l'intera sua durata di svolgimento, all'iniziale e perdurante regolarità, sotto il profilo urbanistico-edilizio, dei locali in cui essa viene espletata. Di conseguenza, l'autorità amministrativa ha il potere-dovere di inibire l'attività esercitata in locali rispetto ai quali siano stati adottati atti di accertamento e/o provvedimenti repressivi di abusi edilizi, indipendentemente dal fatto che tali irregolarità siano imputabili alla precedente o all'attuale gestione aziendale. L'amministrazione può, pertanto, revocare o dichiarare l'inefficacia del titolo abilitativo all'esercizio dell'attività commerciale, senza necessità di esternare specifiche ragioni di interesse pubblico prevalenti sull'affidamento del privato, né di rispettare il termine massimo di 12/18 mesi previsto per l'annullamento in autotutela, in quanto trattasi di un provvedimento di revoca-decadenza del titolo per sopravvenuta irregolarità urbanistico-edilizia dei locali, e non di un provvedimento di annullamento in autotutela ai sensi dell'art. 21-nonies della legge n. 241/1990. Inoltre, la validità complessiva di un provvedimento amministrativo di segno negativo, fondato su una pluralità di ragioni, ciascuna delle quali sia di per sé idonea a supportarlo in modo autonomo, non è inficiata dall'eventuale invalidità di uno solo dei profili motivazionali, essendo sufficiente che anche una sola delle ragioni addotte risulti immune da censure.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/05/2023

N. 03098/2023 REG.PROV.COLL.

N. 03686/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3686 del 2022, integrato da motivi aggiunti, proposto da
MAMMA MIA S.r.l.s., rappresentata e difesa dagli Avv.ti Salvatore Mascolo e Casimiro Donnarumma, con domicilio digitale presso la PEC Registi Giustizia dei suoi difensori;

contro

COMUNE DI CASTELLAMMARE DI STABIA, rappresentato e difeso dagli Avv.ti Maria Antonella Verde e Giuseppina Moccia dell’Avvocatura Municipale, con domicilio digitale presso la PEC Registi Giustizia dei suoi difensori;

per l'annullamento

quanto al ricorso introduttivo:

a) dell’ordinanza dirigenziale del Comune di Castellammare di Stabia n. 262 del 20…

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