Cassazione penale Sez. II sentenza n. 43667 del 14 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:43667PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la legittimità di un provvedimento cautelare emesso dal tribunale del riesame, è tenuto a verificare la congruenza della motivazione riguardante la valutazione degli elementi indizianti rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter sindacare la ricostruzione dei fatti o la valutazione dell'attendibilità delle fonti operata dal giudice di merito. L'insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari è rilevabile in cassazione soltanto se si traduce nella violazione di specifiche norme di legge o in mancanza o manifesta illogicità della motivazione, risultante dal testo del provvedimento impugnato. Inoltre, il giudice di legittimità non può esaminare direttamente gli atti del processo, a meno che il fumus del vizio dedotto non emerga all'evidenza dalla stessa articolazione del ricorso, essendo onere del ricorrente suffragare la validità del proprio assunto mediante l'allegazione degli atti stessi. Infine, la complessiva valutazione cautelare operata con riguardo al più grave reato incide anche sulla misura adottata per gli altri reati oggetto di contestazione a carico del medesimo soggetto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. ALMA ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la ordinanza n. 284/16 in data 08/04/2016 del Tribunale di Torino in funzione di giudice del riesame;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ALMA ((omissis))ia;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CEDRANGOLO Oscar, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricors…

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