Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26831 del 15 luglio 2002

ECLI:IT:CASS:2002:26831PEN

Massima

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L'omesso avviso della data dell'udienza camerale al codifensore di fiducia determina la nullità dell'ordinanza di riesame, senza tuttavia comportare l'inefficacia della misura cautelare, la quale permane fino a quando il tribunale del riesame non provveda entro il termine stabilito dall'art. 309, comma 9, c.p.p. La nullità, essendo di ordine generale a regime intermedio, deve essere ritualmente eccepita nei termini di legge, ma non determina l'automatica caducazione della misura cautelare, la cui efficacia perdura fino al nuovo esame da parte del tribunale del riesame.

Sentenza completa

C. L. ricorre per cassazione avverso l'ordinanza del tribunale del riesame che ha confermato la custodia cautelare in carcere applicatagli in relazione ai delitti di cui agli artt. 416 bis c.p. e 74 d.P.R. 309/90.
Deduce:
- nullità dell'ordinanza di riesame dovuta all'omesso avviso della data dell'udienza camerale al codifensore di fiducia e comportante l'inefficacie della misura cautelare;
- insussistenza di gravi indizi di colpevolezza;
- difetto di motivazione in ordine alla attualità delle esigenze cautelari.
Ritiene il collegio che debba essere accolto per quanto di ragione il primo mezzo di annullamento.
Le carte processuali -la cui lettura è consentita dal tipo di censura proposta- attestano che nel corso dell'interrogatorio di garanzia, seguito al suo arresto, l'attuale ricorrente nominò due difensori di fiducia. Della data dell'udienza camerale non venne però dato avviso ad uno di essi, che, presente all'udienz…

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