Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46396 del 13 dicembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:46396PEN

Massima

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Il falso per induzione commesso da un soggetto privato in attestazioni provenienti da pubblici ufficiali o esercenti la professione sanitaria, al fine di indurre in errore la pubblica amministrazione o enti previdenziali, integra una fattispecie di reato distinta e autonoma rispetto alla truffa, punibile ai sensi degli articoli 479 e 481 del codice penale. Ai fini della configurabilità del reato di falso per induzione, è necessario che l'agente abbia posto in essere una condotta idonea a determinare la volontà del pubblico ufficiale o dell'esercente la professione sanitaria a rilasciare una attestazione non veritiera, senza che sia richiesta l'effettiva induzione in errore del destinatario finale della documentazione falsa. La responsabilità penale per il reato di falso per induzione sussiste anche qualora il soggetto privato non sia riuscito a trarre in inganno tutti i pubblici ufficiali o professionisti sanitari che hanno rilasciato le attestazioni, essendo sufficiente che almeno una di esse risulti mendace. Ai fini della valutazione della responsabilità penale, il giudice deve esaminare nel dettaglio la condotta posta in essere dall'imputato, individuando l'azione induttiva concretamente esercitata e motivando adeguatamente in ordine alla sussistenza degli elementi costitutivi del reato, tenendo conto anche delle deduzioni difensive. La prescrizione del reato di falso per induzione decorre dal momento in cui è cessata l'attività criminosa, senza che rilevi la data di accertamento del fatto da parte dell'autorità giudiziaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

VE. Al. nato l'(OMESSO);

CA. Ro. nato il (OMESSO);

CA. An. nato il (OMESSO);

CA. Ca. nato il (OMESSO);

ME. Ma. Te. nata il (OMESSO);

avverso la sentenza emessa il 19/4/06 dalla Corte di appello di Genova;

Visti gli atti, il provvedimento denunciato ed i ricorsi;

Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FERRUA Giuliana; Udito il Pubblico Ministero, in persona …

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