La delibera di esclusione di un socio da una cooperativa edilizia, adottata dal Consiglio di amministrazione in conformità all'articolo 2527 del codice civile, è esecutiva ex lege anche in assenza di una specifica previsione statutaria, senza che sia necessaria l'approvazione dell'assemblea dei soci o l'intervento del Ministero competente. Tale delibera, se non sospesa o annullata dalla Commissione di vigilanza o dal giudice amministrativo, legittima il successivo provvedimento di rilascio dell'alloggio assegnato al socio escluso, il quale ha l'onere di impugnare la delibera di esclusione ai sensi dell'articolo 2527, comma 2, del codice civile, senza poter contestare la validità della delibera in base a profili diversi da quelli ivi previsti. Il comportamento successivo delle parti, come la riscossione dei canoni da parte del presidente della cooperativa, non incide sulla validità ed efficacia della delibera di esclusione, che rimane pienamente operante finché non sia stata annullata o sospesa nelle sedi competenti.