Cassazione penale Sez. I sentenza n. 32749 del 24 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:32749PEN

Massima

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Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice dell'esecuzione non può riesaminare una questione già decisa con provvedimento definitivo, in assenza di nuovi fatti o elementi non considerati in precedenza. Il principio di non modificabilità delle ordinanze rebus sic stantibus, anche in materia esecutiva, è un principio generale dell'ordinamento, derogabile solo in presenza di sopravvenienze. Pertanto, il giudice dell'esecuzione non può accogliere una nuova istanza volta all'applicazione della disciplina della continuazione tra più reati, se la medesima richiesta è già stata oggetto di precedente decisione definitiva, in assenza di elementi di novità. Inoltre, il giudice dell'esecuzione non è tenuto a una motivazione particolarmente analitica quando respinge una richiesta già definita in precedenza, essendo sufficiente il richiamo al principio di non modificabilità delle ordinanze rebus sic stantibus.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIANI Vincenzo - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - rel. Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 05/07/2019 della CORTE APPELLO SEZ. DIST. di TARANTO;
udita la relazione svolta dal Consigliere TALERICO PALMA;
lette le conclusioni del PG, Dott. CANEVELLI Paolo, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e una somma in favore della Cassa delle Ammende.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con ordinanza del 5 luglio 2019, la Corte di appel…

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