Il mutamento della disciplina normativa sul servizio militare obbligatorio, pur comportando una ridefinizione della fattispecie penale di mancanza alla chiamata, non determina l'abrogazione retroattiva della norma incriminatrice né l'applicazione della legge penale più favorevole alle condotte pregresse già oggetto di sentenza irrevocabile di condanna. Ciò in quanto il servizio militare obbligatorio, pur in un ambito ridotto e residuale, permane nell'ordinamento giuridico, mantenendo il suo fondamento costituzionale nell'articolo 52 della Costituzione, e la violazione dell'obbligo di presentarsi alla chiamata conserva il suo disvalore sociale, giustificando la permanenza della rilevanza penale della condotta. Pertanto, il mutamento normativo non incide sulle pronunce giurisdizionali già passate in giudicato, le quali rimangono immutabili in applicazione del principio di intangibilità del giudicato, prevalente rispetto all'applicazione retroattiva della legge penale più favorevole.