Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 23325 del 29 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:23325PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando della propria qualità e dei poteri connessi al suo ruolo, offre a soggetti sottoposti alla sua autorità o influenza la prospettiva di vantaggi professionali o lavorativi in cambio di disponibilità a prestazioni di natura sessuale, commette il reato di tentata induzione indebita, in quanto lede la libertà e l'integrità morale delle vittime, nonché la loro dignità personale e professionale. Tale condotta, caratterizzata da un abuso di potere e da un attentato all'autodeterminazione sessuale delle persone offese, non può essere considerata di particolare tenuità, in ragione della gravità del bene giuridico tutelato e dell'offesa arrecata, anche qualora le vittime non abbiano subito concreti pregiudizi nella loro carriera professionale. Le dichiarazioni delle persone offese, se coerenti e assistite da riscontri oggettivi, devono essere ritenute attendibili, anche in presenza di lievi incongruenze cronologiche o di comportamenti ambigui delle stesse, in quanto tali elementi non sono idonei a inficiare in modo decisivo la credibilità del loro racconto, specie quando emergono elementi di conferma della condotta abusiva del pubblico ufficiale, desumibili dalle conversazioni intercettate e dalle dichiarazioni di altri testimoni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - rel. Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia A. - Consigliere

Dott. GALLUCCI Enrico - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 31/03/2022 della Corte d'appello di Venezia;
letti gli atti, il ricorso e la sentenza impugnata;
udita la relazione del consigliere Dott. Anna Criscuolo;
udite le richieste del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Molino Pietro, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito l'avv. (OMISSIS), difensore della parte civile Azienda U.L.S.S. (OMISSIS) Polesana, che ha concluso per …

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