Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5299 del 2010

ECLI:IT:TARLAZ:2010:5299SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esecuzione di una propria precedente sentenza di annullamento di un provvedimento di diniego di permesso di costruire, è legittimato a nominare un commissario ad acta per sostituirsi all'amministrazione comunale inerte nell'adempiere agli obblighi derivanti dalla sentenza, al fine di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale e il rispetto del principio di legalità. Il giudice amministrativo, accertata l'inottemperanza dell'amministrazione all'obbligo di eseguire la propria precedente sentenza di annullamento, può disporre la nomina di un commissario ad acta con il compito di provvedere in via sostitutiva all'adozione degli atti necessari per dare attuazione alla pronuncia giurisdizionale, al fine di assicurare l'effettività della tutela accordata al ricorrente e il rispetto del principio di legalità dell'azione amministrativa. La nomina del commissario ad acta rappresenta uno strumento di garanzia volto a sanzionare l'inerzia dell'amministrazione e a consentire il pieno adempimento degli obblighi derivanti dalla sentenza di annullamento, evitando che il mancato esercizio del potere amministrativo da parte dell'ente possa vanificare gli effetti della pronuncia giurisdizionale. Il potere del giudice amministrativo di nominare un commissario ad acta per l'esecuzione della propria sentenza di annullamento di un provvedimento amministrativo si fonda sull'esigenza di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale e il rispetto del principio di legalità, impedendo che l'inerzia dell'amministrazione possa pregiudicare i diritti del ricorrente riconosciuti con la pronuncia di annullamento. La nomina del commissario ad acta rappresenta uno strumento di garanzia volto a sanzionare l'inadempimento dell'amministrazione all'obbligo di dare esecuzione alla sentenza di annullamento, al fine di assicurare il pieno ripristino della situazione giuridica preesistente all'adozione dell'atto illegittimo e la reintegrazione del diritto del ricorrente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER IL LAZIO
SEZIONE SECONDA BIS
ha pronunciato la presente
SENTENZA
Sul ricorso R.G.n. 358 del 2010, proposto dalla società OL. Srl, con sede in Roma, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avvocati Gi.Na. e Lu.Va., con domicilio eletto presso Studio Legale Na. - Va. in Roma;
contro
il COMUNE di NETTUNO, in persona del Sindaco p.t., n.c.;
per l' esecuzione
della sentenza del Tar Lazio, Roma, sez. 2a bis, n. 8942 del 2009 - Risarcimento danni.
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nella Camera di consiglio del giorno 11 marzo 2010 il 1° Referendario Mariangela Caminiti e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
PREMESSO CHE
- la Società Ol. Sr…

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