Il reato di resistenza a pubblico ufficiale sussiste anche quando il soggetto, alla guida di un'autovettura, anziché fermarsi all'alt intimatogli dagli agenti di polizia, si dia alla fuga ad altissima velocità e ponga in essere manovre di guida azzardate e pericolose, come lo sfondamento di una sbarra di chiusura di una corsia autostradale, al fine di vanificare l'inseguimento e creare una situazione di generale pericolo. Tale condotta, lungi dal limitarsi alla mera fuga, integra gli estremi della violenta opposizione ai pubblici ufficiali inseguitori sotto forma di indiretta coartazione psicologica, configurando il reato di resistenza a pubblico ufficiale ai sensi dell'art. 337 c.p. La misura cautelare della custodia in carcere può essere disposta nei confronti di tali soggetti, in ragione del concreto pericolo di recidiva, non essendo sufficiente l'adozione di misure meno afflittive, in considerazione della loro incapacità di autodisciplina.